CHIESA MADRE


LA CHIESA MADRE


Le origini della Chiesa Madre, la chiesa più importante della città, risalgono all’epoca normanna. Inizialmente composta solo da una navata, la Chiesa si ampliò sotto il governo dei Moncada, i quali fecero costruire la navata, l'abside e le due cappelle laterali. Bisognerà aspettare un secolo e mezzo affinchè alla chiesa venga aggiunta la meravigliosa cupola, rivestita da brillantissimi mattoni di Valenza. Nella maestosa facciata, sul portale centrale, è visibile un timpano barocco contenente la statua marmorea della Vergine Assunta, alla quale la Chiesa è dedicata. 


Sugli stessi monoliti in pietra lavica, posti di fronte la facciata, durante gli anni ’50 venne posto lo scheletro in cemento armato di un campanile mai completato. La struttura incompleta rimase sui bastioni fino al 1997 anno in cui, per volere dell’amministrazione comunale, fu demolito riportando la chiesa all'originale forma. 


 


L'interno della Chiesa è diviso in tre navate da colonne di basalto che, secondo la tradizione, appartenevano all'antico tempio del dio Adranon. Nelle due cappelle laterali, dedicate al Sacro Cuore di Gesù e al Santissimo Sacramento, sono custoditi dipinti sacri dell’insigne pittore adranita Giuseppe Guzzardi e la statua del Cristo alla Colonna. Nell’abside centrale è possibile ammirare due opere raffiguranti la vita del Santo patrono di Adrano Nicolò Politi: “La chiamata dell’angelo” e “La morte di San Nicolò”.

A sinistra dell'altare maggiore si ammira una cappella in cui emerge “L’Assunzione di Maria Vergine” (1764), opera incastonata in una magnifica cornice di legno dorato. Lungo le navate laterali si dispongono i monumenti sepolcrali delle famiglie nobili settecentesche, numerosi dipinti ed un crocifisso medievale.


Sul portale centrale è collocato il magnifico “Polittico Moncada”, uno dei polittici più grandiosi della Sicilia. Opera del XVI, si ritiene che il manufatto sia opera di Salvo di Antonio, nipote del celebre Antonello da Messina.